20 Apr Calo dell’udito: come accorgersene?
Sebbene l’ipoacusia, ovvero la perdita parziale dell’udito, possa presentarsi improvvisamente, come a seguito di infezioni virali o traumi acustici, nella maggior parte dei casi l’insorgenza del deficit uditivo si instaura gradualmente, passando spesso inosservato in una sua prima fase.
Tuttavia è possibile riconoscere il cambiamento della capacità uditiva osservando alcuni sintomi, azione utile a compiere un primo passo importante verso la ricerca di soluzioni efficaci.
I primi sintomi del calo dell’udito
La percezione della perdita uditiva può variare in base alla tipologia che la contraddistingue (trasmissiva, percettiva, mista) e al suo grado: le limitazioni correlate possono quindi essere appena percepibili o addirittura invalidanti.
È comune che le prime difficoltà possano riguardare la percezione dei suoni della natura, come il cinguettio degli uccelli o il rumore della pioggia. Altre criticità sono spesso rappresentate dall’ascolto delle frequenze acute, tipiche delle voci femminili e di quelle dei bambini. Per lo stesso motivo è facile che le consonanti ad alta frequenza (C, S, F, Z) vengano percepite con maggiore difficoltà, rendendo le conversazioni poco chiare.
Non è raro che all’ipoacusia si accompagnino altri sintomi indesiderati come acufeni, vertigini, eccessiva sensibilità ai rumori, stanchezza cronica e irritabilità.
Come riconoscere la perdita dell’udito?
L’ipoacusia è graduale e progressivamente peggiora nel tempo. Se riscontri alcuni di questi sintomi consulta un audioprotesista quanto prima. Le soluzioni a tua disposizione sono molte e possono permetterti di farti sentire e apprezzare nuovamente i suoni che ti circondano.
- Percezione di suoni ovattati
- Difficoltà nel capire le parole e seguire le conversazioni
- Difficoltà a comprendere le conversazioni in ambienti rumorosi o affollati
- Difficoltà a comprendere le voci femminili o quelle dei bambini
- Guardare il volto dell’interlocutore per comprenderne le parole
- Avere la sensazione che gli altri parlino sottovoce
- Parlare a voce alta
- Non sentire il suono del telefono o del campanello
- Avvertire la necessità di alzare notevolmente il volume di televisione e radio
Spesso i problemi di udito possono essere risolti con facilità. In base alla causa del deficit, infatti, può essere sufficiente l’intervento medico per la rimozione di un tappo di cerume o per la somministrazione di una terapia antibiotica. In altri casi sarà invece necessario l’utilizzo di un dispositivo acustico e l’intervento di un audioprotesista, figura specializzata nel trattamento del deficit uditivo.
Un disturbo dell’elaborazione sonora può portare il soggetto a non poter più classificare anche quei pochi suoni ancora percepiti. È evidente quindi come un’adeguata prevenzione e un intervento tempestivo all’insorgere del deficit possano evitare all’interessato di doversi privare dei suoni della vita. Vivere con un’ipoacusia non trattata, inoltre, non può che danneggiare le funzioni cognitive: al calo dell’udito è associato un rischio cinque volte maggiore di sviluppare forme di demenza.
Il suono di una parola, infatti, non solo attiva la corteccia uditiva, ma stimola altre aree cerebrali affinché questa possa essere compresa e collegata in maniera logica rispetto alle proprie conoscenze. Tra udito e cervello esiste quindi un forte legame: mantenerlo solido e ben funzionante è fondamentale per la salute e il benessere fisico e mentale. Infine, per il forte stress a cui il soggetto ipoacusico è sottoposto nel comprendere una conversazione, una perdita uditiva non trattata è frequentemente all’origine della rinuncia di socializzazione, primo passo verso l’isolamento e la depressione.
Nel caso tu riconosca te stesso o un tuo caro in almeno uno dei sintomi sopra elencati, sarebbe bene sottoporsi a un test dell’udito, per identificare tipologia, grado e causa della perdita. I nostri audioprotesisti possono fornirti l’assistenza di cui hai bisogno, chiamaci per fissare un appuntamento gratuito con i nostri tecnici: 800.453.114.